Cari lettori oggi vi presento un commento, inviato ad un giornale, da un visitatore molto curioso, sensibile e disponibile, con molto tempo a disposizione per la visita. Non era un visitatore occasionale , ma venuto direttamente per veder ed ascoltare il Museo del Bottone.
Il commento è stato pubblicato da OGGI.IT
Spett.le Direttore,
Se qualcuno avesse dei dubbi circa l’ esistenza della macchina del tempo, io posso testimoniare di averla sperimentata ed è stata una sensazione indescrivibile.
A Santarcangelo c’è un museo molto particolare e unico nel suo genere il ” museo del bottone ” di cui tanto avevo sentito parlare e incuriosito, ho fatto due passi nelle suggestive contrade e sono, ci sono entrato.
Se c’ è chi vede il mondo da un oblò Giorgio Gallavotti si può dire che lo vede da un bottone. La sua guida lascia d’incanto! Si segue la sua narrazione ammaliati come un serpente al suono del flauto magico.
bottoni 1800 con Maria Antonietta |
Il nostro viaggio è iniziato dai bottoni storici un viaggio in lungo e in largo, si stava come su un mappamondo in continua rotazione e saltando da un epoca all’altra, dopo i primi bottoni ci siamo dimenticati di essere lì ad ammirare bottoni, ma avevamo di fronte una mescolanza ordinata di quadri e di sculture in cui si sbizzarrivano i colori, i materiali, le composizioni.
bottoni seconda metà del 1900 imitazione dei Netsukè giapponesi. Questi non sono incisi nell’avorio, ma fatti con le rimanenze, polvere, poi magari disegnati a mano |
Più di una volta abbiamo chiesto se quelli che si stavano guardando erano ancora dei bottoni, non so cosa che abbiamo provato. La sensazione che avevamo di trovarci come in una galleria d’ arte con quadri e statue, ha lasciato il posto ad un trasporto nel racconto della guida ad un certo punto non eravamo più in quella stanza ma eravamo come catapultati nelle vicende storiche che erano oggetto di narrazione.
bottoni di madreperla anni 1920-1930 |
Da quelli storici alle sezioni più recenti in cui si scalava di decennio in decennio avvicinandosi ai giorni nostri un cammino che narrava la mutazione di usi, costumi e della moda. Alla fine del viaggio ci siamo accorti che erano volate 2 ore.
Ho guardato sul dizionario il significato di museo e mi sono stupito di come questo lo incarni più di altri se non addirittura lo superi.
bottoni gioiello 1980 |
Giorgio Gallavotti riesce a trasmettere la sua passione a chi lo ascolta, uscendo ci si rende conto di non aver visto dei semplici bottoni, mentre guardavamo i bottoni che Giorgio indicava, la mente viaggiava e idealizzava, ebbene sì, abbiamo fatto un tuffo nella storia, quella macchina del tempo di cui parlavo all’ inizio, un’ esperienza che consiglio a tutti di provare.
Cordiali saluti
Loris Dall’ Acqua Santarcangelo ( RN ) 2011
Giorgio Gallavotti ha scritto il: 6.9.2011 alle 14:46
Ringrazio l’amico Loris per quanto ha scritto, qui sopra, dopo la sua visita al Museo. Credo che lui abbia scritto ed interpretato in modo veramente eccezionale i sentimenti e le sensazioni di tantissime persone in visita al Museo. Sensazioni che sono personali ed a volte forse indescrivibili.
La sua sensibilità, il suo amore per il Museale lo hanno portato a scrivere quelle cose che sono un inno alla storia e alla creatività degli umani. Purtroppo in questa società, chi dovrebbe fare in modo che questo non vada perduto, non ha tempo per queste cose e non si rendono conto che calpestando o ignorando il nostro passato chiudono ogni prospettiva per un futuro migliore. Ancora grazie Loris, sei stato fantastico. Giorgio Gallavotti.
Il 22-11-2013 al Museo del Bottone di Santarcangelo pochi visitatori, ma una visitatrice, attenta alle storie dei bottoni, ha lasciato sul libro delle firme una splendida dedica, che è inerente al commento di Loris:
< Un viaggio sognante, avventure meravigliose, mi sono sentita piccola entita' vagante nel tempo a bordo di un bottone >
Dall’articolo di Loris Dell’ Acqua si ricava, fra le altre cose, la considerazione che il Museo del Bottone va guardato, ma soprattutto ascoltato, per sentire quanta storia della nostra vita è dietro ad un bottone creato con arte con materiali preziosi o poveri, che non ha importanza. La differenza fra guardare ed ascoltare è che se guardate vedete 11.000 bottoni, possono essere di tutti i tipi: antichi, moderni, tondi, quadri e di 1.000 colori, alla fine avete visto bottoni nient’ altro che bottoni e dove si trova il Museo del Bottone.
Vi lascio e scusate se vi ho attaccato un bottone.
Fino al 15 gennaio al Museo un presepe nella grotta, creato da illustratore Fabrizio Pavolucci, Sacchini Giulia e Nicolini Renzo.
Il Museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10-12 e 15-18. Il giorno di Natale ed il primo dell’ anno 2014 il Museo è aperto solo al pomeriggio.
Giorgio Gallavotti 339 34 83 150
Dicembre 2013
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