venerdì 14 marzo 2014

MATERIALI PARTICOLARI E RICERCATI

I materiali con cui si sono e si fanno i bottoni sono infiniti. In questo post vi presento materiali del regno animale, la tartaruga, il corno, la madreperla, un mosaico di pietre dure e di corno. Inoltre un  materiale speciale inventato nel 1863 o nel 1868 (le fonti sono discordanti) da John Wesley Hyatt. Questo materiale ha fatto sognare miliardi di persone nel mondo e ci ha lasciato tanti documenti di come eravamo: la celluloide. Ora, con l’arrivo delle nuove tecnologie, è praticamente sparita. La celluloide, al tatto setosa, con sfumature cromatiche e facilità di lavorazione era un materiale ideale per creare bottoni particolari. La celluloide è stata adoperata, per creare bottoni, dalla fine degli anni 1920 fino all’inizio della seconda guerra mondiale, poi sparita perché pericolosa essendo altamente infiammabile.
Tutti i bottoni che presentiamo sono stati creati per l’alta moda e sfoggiati dalla borghesia e gerarchi fascisti negli anni 1920-1930. Quelli di madreperla e pietre dure sono del 1800. 
Bottoni in celluloide anni 1920-1930 creati da Elsa Schiapparelli, (1890-1973), è stata una stilista e sarta italiana. Insieme a Coco Chanel, viene considerata una delle più influenti figure della moda all'inizio del XX secolo. È l'inventrice del rosa shocking. Ha avuto il suo atelier sempre a Parigi. Lei e Coco Chanel hanno  riempito il mondo di piume e di paillettes. Lei odiava i bottoni ed ha creato queste scatoline di celluloide 1920-1930 dove dentro gli metteva di tutto. In questo caso abbiamo l’avena, la iuta ed il riso. Io ho visto bottoni, con francobolli, chicchi di caffè e semi di girasole, fiori ecc. Poi faceva una comparazione fra la dama ed il vestito che aveva creato per lei ed in questa comparazione gli metteva l’oggetto che credeva opportuno
Questo bottone è stato già oggetto di un post nel blog. E' molto particolare scusate se lo ripropongo. Bottone, per l’alta moda, anni 1930 in celluloide materiale di moda del periodo. Gli anni 1930 sono stati il periodo in cui la classe ricca e i gerarchi del partito fascista, si costruivano le ville al mare, ai monti o ai laghi, Mussolini comprò la sua villa a Riccione. Erano presenti in tutti gli avvenimenti mondani. Facevano tendenza moda ed erano sempre presenti nei dieci minuti del documentario dell’ Istituto Luce che per legge si doveva proiettare prima di ogni film. Il popolo era ancora in maggioranza analfabeta e Mussolini in questo modo poteva comunicare i grandi progressi dell’Italia sotto il fascismo. Quindi furono i ricchi che, con le loro poliedriche attività, ispiravano lo stilista a creare il bottone con la coda del pavone: pavoneggiavano.
"Vestivamo alla marinara" è un romanzo autobiografico scritto nel 1975, da Susanna Agnelli, (1922-2009), in cui racconta le vicende della sua infanzia e dei suoi fratelli Gianni Agnelli, Umberto Agnelli e Giorgio Agnelli. Questo libro è stato vendutissimo. Il bottone di alta moda dell’ epoca anni 1930 rappresenta molto bene lo stile marinaresco. Come si vede la celluloide ha un effetto cromatico veramente eccezionale. 
Ecco un bellissimo mosaico di tartaruga  anni 1930 intramezzato da lamine oro. Sfumature evidenti e particolari.
Un altro bottone in tartaruga anni 1930 con un intarsio perfetto in argento.
Sempre in tartaruga degli anni 1930, questo bottone ha un inserto di madreperla al centro un anello lavorato in argento con una pittura a mano in argento. 
Tartaruga naturale senza nessuna aggiunta degli anni 1920-1930. 
I cammei: il primo rosato è inciso in madreperla del 1800. Non è un bottone, le dame del 1800 lo portavano al collo montati su nastri di raso o di grogrè. Gli altri due in tartaruga, anni 1920-1930, con il cammeo in materia di sintesi con un nome strano “guttaperma“.
Due stupendi bottoni di corno con incisione, che era tutta ricoperta d’oro. Il primo bottone è beneaugurante con il ferro da cavallo ed il trifoglio, il secondo, con la nave che lascia il porto, esprime la voglia di viaggiare per conoscere popoli nuovi,  oppure l’inizio di un lungo viaggio per coloro che emigravano nei paesi lontani.       
Questo bottone è del 1800 un mosaico di pietre dure inserite nel marmo nero del Belgio. Le tessere vengono tagliate con un archetto speciale inventato dai fiorentini contemporaneamente alla sede dove venivano inserite.    
Ne approfittiamo per  sottolineare che al Museo del Bottone si svolgeranno alcuni eventi:
- il 28/03/14 Assemblea dei soci della Ass. La Scatola dei Bottoni, che cura la visibilità del Museo.
- il 04/05/14,  in occasione del sesto anniversario della sede fissa del Museo, sarà assegnato il 2° Botton d’oro come atto di riconoscimento e di ringraziamento ad una persona che ha contribuito a far conoscere il Museo in Italia e nel Mondo. 
- Il 17 e 18/05/14 lungo la scalinata di via Della Costa, in occasione della fiera “Balconi fioriti” si svolgerà  la manifestazione  “Il profumo dell’ Arte”. Vi saranno pittori, scultori, ricamatrici che lavoreranno in estemporanea, ed uno spettacolo ove si leggerà, si canterà, si suonerà e si reciterà. Il tema dell’evento sarà l’AMICIZIA.

Giorgio Gallavotti – Claudia Protti

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