giovedì 29 maggio 2014

L'INCREDIBILE BOTTONE n.2

A seguito del post precedente “L’incredibile bottone n. 1” ecco  il numero 2 . L’ altra volta i soggetti erano cose, ma siccome per vivere bisogna anche mangiare, ecco una seria di bottoni, sempre degli anni 1920 in stile liberty ed in art decò, che deliziavano il palato dei fortunati che si potevano permettere queste golosità.

Iniziamo con la Pagnotta di Pasqua dolce tipico in Romagna che appare nei negozi nel periodo pasquale.
Il secondo dolce  è una torta alla panna. Bakelite il primo, resina naturale il secondo anni 1920 
Questi dolci messi tutti in fila sembrano la proposta del cameriere al ristorante ben fornito in questa specialità. Il primo è la famosa torta con i bignè al cioccolato, il terzo il classico panettone al cioccolato. Il secondo ed il quarto sono torte fantasia del pasticciere. Il primo in resina gli altri in bakelite, anni 1920 
Qui abbiamo tre soggetti ben diversi. Nel campo dei dolci abbiamo il cannolo siciliano  ( lo hanno detto i siciliani, io lo conoscevo tutto chiuso con la panna  e non con le nocciole) la nocciola ed una ruota di automobile. Negli anni 1920 l’automobile stava conquistando l’Italia, la novità che avanza. 
Questa è  una bellissima crostata. Gli amanti della nutella non possono gioire, perché la nutella ha iniziato ufficialmente proprio 50 anni fa nel 1964, qui siamo nel 1920. Poteva essere con marmellata o mostarda. Accanto alla torta ho messo un oggetto al tramonto: la lanterna delle carrozze trainate dai cavalli.                   


Tre frutti particolari, la castagna, la mora del bosco e la fragola.  Probabilmente in galalite con la foglia della fragola in bakelite 
Vi sono anche le ciliegie, i frutto di questa stagione. Un indovinello recita: rosso, rossetto in tavola ti metto e per il vizio della gola ti levo la coda, che cosa è ? In bakelite disegnati a mano. 
Dopo tanto mangiare è ora del caffè. Questi bottoni ricordano Elsa Schiapparelli, adoperava per bottoni delle scatoline di celluloide  e dentro ci metteva di tutto: riso, avena, iuta, francobolli, fiorellini ecc. I bottoni sono in resina naturale con inseriti a caldo i veri chicchi di caffè, originalissimi. Il caffè da Wikipedia: la specie che è stata usata per prima è Coffea arabica, una pianta originaria dell'Etiopia (dove il caffè viene chiamato buna), del Sudan sud-orientale e del Kenya settentrionale e in seguito diffusasi nello Yemen, luogo in cui, peraltro, si ebbero le prime tracce storiche del consumo della bevanda, nel lontano 1450. 

Questo servizio di caffettiera e zuccheriera mi sembra molto raffinato, tutto disegnato a mano sempre degli anni 1920 in galalite
Se i dolci non sono bastati mentre si sorseggia il caffè si può assaggiare qualche cioccolatino. Questo quadro è stato battezzato la scatola dei cioccolatini dai visitatori, il primo è stato un bimbo di 7-8 anni. Galalite e bakelite anni 1920 
Per concludere il pomeriggio si può anche fare una partita a carte. Bakelite anni 1920 disegnati a mano. 
Giocando, chiacchierando il tempo vola, allora bisogna accendere la candela. Due porta candele rustici in legno scolpiti a mano anni 1920….. 
…. ma anche un porta candela in galalite elegante. A questo punto penso sia ora di andare a dormire spegniamo tutte le luci, ma ….. la serata potrebbe anche farci una sorpresa. 

La chiave e la serratura in metallo anni 1920, una provocazione e…. , naturalmente a questo punto non potevano mancare i due innamorati, in ceramica ma molto moderno anni 2013. Un secolo  ma il trascorrere della vita non cambia. Buona notte e sogni d’oro

Giorgio Gallavotti- Claudia Protti
Santarcangelo 28-05-2014

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