martedì 31 gennaio 2017

Museo del Bottone di Santarcangelo Rimini Italy gennaio 2017

Il Museo del Bottone racconta quattro secoli di storia sociale, economica, politica, di costume e di moda. Il bottone è stato nei palazzi dove si decidevano i destini dei popoli e nelle carceri, dove venivano martoriati i detenuti. Da maggio del 2016 sappiamo che è stato anche nello spazio sulle astronavi. Il bottone è in grado di raccontare la storia dell’ umanità, sotto tutti gli aspetti: sociali, che sono i vizi e le virtù dell’umanità. Nel mondo antico le donne portavano i veri gioielli ed i lacci per allacciarsi le vesti. Nel mondo antico i bottoni erano prerogativa degli uomini che ne portavano una esagerazione, pensate dai 50 ai 200 poi vi sono le eccezioni. Ne segnalo una molto eclatante, ma non la più eccezionale. Francesco 1° Re di Francia nella prima parte del 1500 si è fatto fare una veste di velluto nero con 13.600 bottoni d’oro.

Il bottone nella storia non è stato solo funzionale per unire due lembi di stoffa o per ostentare lo stato simbol, ma ha almeno 10 facce di lettura, i vizi e le virtù. Vi sono i bottoni di ostentazione, di comunicazione, di seduzione, di provocazione, a luci rosse, del gossip, di superstizione, del contrabbandiere, da lutto ma anche quello psicologico e virtuale dei rapporti fra uomini e donne. Il bottone è stato molto birichino e si è prestato molto al gioco della seduzione.

In questo contesto si ha la sorpresa di scoprire come questi quotidiani accessori del nostro abbigliamento si caricano di particolari significati, ci guidano lentamente nei meandri della storia, evocano epoche, personaggi, condizioni di vita, che si legano non solo alla storia del costume e della moda, ma anche alle vicende politiche ed economiche. Il Museo è diviso in tre settori.

Nella sezione delle curiosità dal mondo i bottoni vanno dal 1600 ai tempi nostri. Vi sono bottoni con le figure di Lorenzo Il Magnifico, Maria Antonietta, Maria Luisa D’Asburgo la seconda moglie di Napoleone ed il loro figlio con il nome di Aiglon , Cinque bottoni con D’Artagnan. I bottoni dei Papi e della gerarchia ecclesiastica Le maioliche più famose del mondo. Una disegnata da Pablo Picasso per Coco Chanel negli anni 1920 con un tocco d’oro. Ma anche mosaici, in filigrana, smalto, madreperle, oro, argento zaffiri e pietre dure. e quelli del 1600 Russi, Italiani e Giapponesi. I bottoni dei migliori artigiani del mondo vetrai, incisori, orefici ecc.

Nel secondo settore vi è la Storia sociale, politica, economica di costume e di moda del 1900 e 2000, raccontata attraverso la simbologia dei bottoni. Si raccontano gli avvenimenti che hanno cambiato il mondo; l’emancipazione femminile; la storia della telefonia italiana, della ferrovia, del carnevale di Venezia; la storia dell’Olimpiadi, che non sempre sono servite per lo sport; inizio del turismo; le scoperte delle tombe dei faraoni, Lindbergh la prima trasvolata dell’atlantico New York – Parigi. Tornando indietro: La Montessori; un bottone prelevato a Birkenau ci permette di parlare dei campi di concentramento delle SS; il logo della Fiat anni 1950 la ricostruzione ed il miracolo economico; la crisi di Cuba; la distensione e le Brigate Rosse; la caduta del Muro di Berlino; le due Torri di New York; i campionati mondiali di calcio del 2006; Questi sono i filoni principali, ma al Museo vi sono tantissimi bottoni che ognuno è una tessera della nostra storia.

*Il Museo del Bottone aperto il 10- 05-2008 ha fatto dell’accoglienza il suo cavallo di battaglia, facendo in modo che i visitatori diventino ospiti del Museo: relazionare con loro, assecondare i loro desideri, accogliere i bambini in modo particolare e consegnare un dono per il ricordo della visita, ad ingresso ad offerta libere, e sempre guidata. L’ APM (Assocviazione Nazionale Piccoli Musei di cui sono stato un fondatore) ha trovato nel MdB, un esempio di conduzione dei Piccoli Musei. I membri della APM lo citano sempre, come esempio, in tante circostanze pubblicitarie: negli articoli o interviste sui giornali, locali ed internazionali; nei loro interventi nei convegni e conferenze; interviste alla radio e TV; su internet. Naturalmente anch’io sono chiamato spesso per lasciare interviste o partecipare ad eventi in TV locali e Nazionali. La Rai Tv per ben tre volte, mentre RadioRai quattro volte. Nel Gennaio 2016 sono stato a Roma a TV2000 per una diretta sui Piccoli Musei. Nei convegni nazionali del APM, con ospiti di Musei stranieri ne sono stati fatti 8. Io in 7 sono stato un oratore ufficiale a nome della APM. Ora il MdB è conosciutissimo in Italia e in tantissime nazioni nel mondo. Questo porta tantissima gente a postare i post su internet, citarlo nelle classifiche fra le cose da vedere; condividere i miei post in tantissime nazione nel mondo. Poi vi sono le donazioni, spontanee o su richiesta, di personalità note nei vari campi sociali, con reperti storici ed antichi.

Due esempio: la Cristoforetti e Parmitano, due astronauti italiani, hanno mandato al MdB, con i relativi documenti, i bottoni della loro polo, che portavano sull’astronave, ma anche quelli della Talare di Papa Francesco donati al Museo il 04-01-2017 Da 8.500 bottoni in mostra nel 2008 ora sono diventati oltre 13.000 arrivati dall’Italia e 52 nazioni straniere. Le firme sul libro delle presenze, di nazioni straniere sono 144 su 196 che esistono. Grazie per l’attenzione.

Giorgio Gallavotti. Tel cel +39 3393483150 Mail giorgio35@teletu.it
Blog http://ibottonialmuseo.blogspot.it/
Sito http://bottone.art-italy.net/
Twitter @MuseoDelBottone
Facebook https://www.facebook.com/MuseoDelBottone - https://www.facebook.com/giorgio.gallavotti

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