martedì 22 aprile 2014

Mobilità e bottoni

Questa volta il post è molto strano. L’idea è arrivata al Museo spiegando uno degli ultimi bottoni arrivati che rappresenta un biciclo o velocipede di fine 1800 ovvero una bicicletta!
Un bottone anni 1920 in galalite e metallo,con la bicicletta, una ruota piccola ed una grande, che ha fatto la sua apparizione verso la fine del 1800.
Ho fatto un rapido giro mentale, quanti bottoni potevano avere il significato di trasporto? Me ne sono venuti in mente sei o sette, che poi sono diventati il doppio. I sei-sette erano sufficienti per creare un post su questo tema originale perché si parte proprio dall’inizio quando il trasporto  si faceva con l’asino, il tir di una volta. Anche questo bottone è degli anni 1920 in galalite.
Piccione... Abbiamo anche il primo trasporto via aerea, l’immancabile piccione viaggiatore, alla cui zampa venivano legati dei messaggi. Il bottone è del 1700 una maiolica smaltata con calcografia corretta a mano, montata su ottone.
A questo punto non può mancare il cavallo forse in assoluto il primo mezzo di trasporto, soprattutto, per la mobilità delle persone. Bottoni di metallo anni 1920-1930.
Naturalmente inizia anche il tempo del trasporto moderno: le prime macchine quelle di Stanlio ed Ollio. Stanlio si divertiva a smontare, quelle degli autisti di altre macchine, con cui avevano litigato. Queste macchine sembrano ancora le carrozze trainate dai cavalli. I bottoni, che riproducono fedelmente le originali, sono in stagno circa del 1915
Si cerca anche il modo di volare e questa mongolfiera in resina naturale anni 1920 – 1930 è uno dei tanti tentativi .
La mobilità a motore ha preso il volo, anche sulle lunghe distanze. Da Wikipedia: "Il 20 maggio e il 21 maggio 1927 Lindbergh compì la prima traversata aerea dell'Oceano Atlantico, in solitario e senza scalo. Partito alle 7.52 del 20 maggio dal Roosevelt Field, vicino a New York, giunse a destinazione alle 22.00 del 21 maggio, dopo 33 ore e 32 minuti esatti, al Champs de Le Bourget, nei pressi di Parigi, a bordo del suo monoplano leggero, battezzato Spirit of Saint Louis". Il bottone in metallo verniciato è fine anni 1920.
Non poteva mancare il treno,  i bottoni arrivano “dalla fine del mondo“, l’Argentina, sono dei ferrovieri, di metallo degli anni 1930/1940. La ferrovia ha permesso di percorrere lunghe distanze in poco tempo, quelle distanze che una volta erano collegate dalla diligenza trainata dai cavalli.
Il trasporto non è solo via terra o aereo, ma anche quello sui mari. Ecco una stupendo bottone d’alta moda in celluloide, anni 1930. Ricorda Susanna Agnelli che ha scritto il libro “ Negli anni 1930 vestivamo alla marinara.”
Non poteva mancare la nave, in un bottone anni 1910/1915 in bakelite ove vi è una prua di un grande transatlantico con un marinaio sul molo. Era il periodo della costruzione delle grandi navi, una su tutti il famoso Titanic, varato ed affondato nel 1912. In quel periodo le navi attraversavano gli oceani e nella classe economica vi erano tantissimi italiani che emigravano verso l’America e l’Australia in cerca di lavoro e di fortuna.
Stiamo arrivando ai tempi moderni. Il bottone in metallo placato in oro è dei marinai della Bismarck, la famosa corazzata tedesca con una potenza di fuoco tre volte superiore alle navi Inglesi, Francesi e USA. Con i tempi moderni arrivano anche questi mezzi che hanno portato morte e distruzione di intere città in tutto il mondo. Il Bottone è di metallo placato in oro 1940.
Finita la seconda guerra mondiale entra in scena l’industria delle automobili che hanno permesso nel tempo a tutti di girare il mondo. Non poteva mancare il bottone con il logo della FIAT, anni 1950 in lega metallica. Famose le topolino in produzione 1936-1955, la seicento 1955-1966 e la cinquecento 1956 ed ancora in tante versioni la si sta producendo. Queste auto negli anni 1950 hanno dato la possibilità a tantissimi di lavorare con la mobilità, di iniziare a fare i primi  fuori porta nei giorni di festa e pian piano a conoscere l’Italia. Fino ad allora molta gente nasceva e moriva nel stesso luogo senza conoscere nulla delle bellezze della natura. Ora facciamo il giro del mondo.
A proposito del giro del modo in questo post non potevano mancare i missili, non quelli con le testate nucleari per seminare morte  distruzione, ma quelli che girano attorno alla terra e al servizio della umanità. Il quadro che vi presento è legato alla fine della guerra fredda  ed all’ inizio della distensione fra USA e URRS. 1975 nello spazio vi è stato l’unione fra i due satelliti delle due potenze mondiali di allora.
Il bottone che sancisce questo momento di pace è di metallo anni 1970 con la scritta USA e i grattacieli (New York ) e CCCP il Cremlino Mosca. La simbologia delle due potenze mondiali di allora è un grande messaggio di pace e di fratellanza fra i popoli.

Chiudiamo questo post, nonostante vi siano lampi di guerre in diverse parti del mondo, con questo messaggio di buon augurio affinché  i popoli possono viveri serenamente ed in pace.

Giorgio Gallavotti - Claudia Protti

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