sabato 20 ottobre 2018

Il diamante blu di Luigi XIV

Luigi XIV ( 1638-1715 ) è incoronato Re di Francia il 7 giugno 1654 a Reims.
Nasce il “Re Sole”. Luigi XIV scelse come emblema il Sole perché è l’astro che dà la vita a tutte le cose ma è anche Apollo, il dio della Pace e delle Arti. Nel castello di Versailles si troveranno numerose allusioni a questo dio della mitologia greca.
Quando organizzava il ricevimento di stato a Versailles, aveva una veste con 816 bottoni in pietre dure, ma 1826 bottoni in diamanti. Era la sua pietra preferita. Al tempo tanti emissari battevano il medio oriente per procurarsi i diamanti da portare a Luigi XIV che li pagava profumatamente. Nel 1688 arriva a Corte un suo emissario, di nome Jean-Baptiste Tavernier, che gli porta un fornito sacchetto di diamanti. Quel sacchetto è stato pagato 14 milioni di franchi d’oro. Dentro quel sacchetto vi era un diamante perfetto blu di 112,5 carati.
Luigi XIV lo fece dividere in due. Il suo è rimasto di 67,5 carati, perché ha voluto creare un diamante a forma di cuore che è risultato di 31 carati Quel diamante è stato regalato alla sua amante preferita Madame de Montespan.  

In Francia sappiamo che è passata la Rivoluzione Francese e i rivoluzionari hanno rubato tutto quello che di valore trovavano. Poi hanno cercato di liberarsi subito di tutto per paura della restaurazione. I due diamanti di 67,5 e di 31 carati erano troppo conosciuti perché ostentati a corte. Quello della Montenspan anche oggetto di gossip.
Un diamante ricompare nel 1830 a Londra messo all’asta, era diventato di 45,5 carati venne acquistato dal banchiere Henry Thomas Hope per la bellezza di diciottomila sterline e da quel momento in avanti venne battezzalo "diamante Hope".
È passato in vari mani in varie aste ed alla fine è stato regalato al Museo di Storia Naturale Washington. Quello di 31 carati è stato messo all’asta, nello stesso anno, in Europa con il nome di Wittelsbach, il cognome della famiglia della bassa Baviera della principessa Sissi. È appartenuto a quella famiglia da cui ha preso il nome.
Non è stato comperato dal governo austriaco. Polemica perché stava bene nel Museo della Corona a Vienna. Quello che lo ha comperato lo ha prestato al Museo di Storia Naturale di Washington. Gli esperti dopo studi e ricerche particolareggiate sulle 2 pietre hanno dimostrato che all'inizio facevano parte di un unico diamante. Non poteva che essere quello di Luigi XIV


Giorgio Gallavotti 
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